APA E ATI: UN “GEMELLAGGIO” MULTIMEDIALE

Itineraries - Dissemination

APA E ATI: UN “GEMELLAGGIO” MULTIMEDIALE

del Liceo Statale “Virgilio”, Roma*

Il Genius Bononiae e l’Apa l’etrusco 

A Bologna, il polo “Genus Bononiae. Musei nella Città” è un esempio all’avanguardia di museo diffuso, un percorso culturale, artistico e museale, articolato in sette diversi palazzi storici posti nel cuore della città: Palazzo Fava, Casa Saraceni, Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, San Colombano, Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita, Chiesa di Santa Cristina e Palazzo Pepoli.

Il sito web del polo museale fornisce tutti gli strumenti necessari per conoscere sia le collezioni sia gli eventi di ogni sede e per approfondire la sua storia. Il sito è ben organizzato: contiene una banca dati delle collezioni ed è adatto ad ogni tipo di pubblico. Chiara risulta l’illustrazione di tutti i servizi offerti, da quelli per le scuole a quelli per le famiglie. Attraverso il sito si può accedere inoltre a social network come Facebook, Instagram, Twitter, Youtube e Vines, in costante aggiornamento.

Tra le sedi del museo diffuso, quella di Palazzo Pepoli, interamente rinnovato in anni recenti, ospita il Museo della Storia di Bologna e racconta le trasformazioni della città dall’epoca etrusca fino ai nostri giorni. Un museo globale e interattivo, che sfrutta risorse multimediali e applicazioni di realtà virtuale per illustrare gli aspetti storici di Bologna, aprendosi a grandi e piccini, con un linguaggio nuovo e coinvolgente.

Una delle realizzazioni multimediali del museo è quella visibile nella sala 32: il cartoon 3D “Apa alla scoperta di Bologna”, realizzato tra il 2009 e il 2011 dal Cineca, con l’obiettivo di raccontare la più antica storia del centro urbano attraverso un mezzo visivo che coniugasse rigore storico-filologico e innovative tecnologie. Il cortometraggio, diretto da Giosuè Boetto Cohen, ha come protagonista una simpatica guida etrusca, Apa (“padre” in etrusco), a cui è stata data la voce di Lucio Dalla. Apa accompagna lo spettatore nella Bologna etrusca, che poi diventerà romana, medievale, rinascimentale, settecentesca e ottocentesca in un viaggio coinvolgente: il tutto in 12 minuti. La scelta di un film di animazione e di un personaggio accattivante ha reso il cortometraggio fruibile ad un pubblico di ogni età pur rimanendo attendibile dal punto di vista storico e archeologico. Il cartoon ha partecipato a diversi festival e manifestazioni (Siggraph Asia 2011 ad Hong Kong, eContentAward Italy 2011, FIAMP 2012) ottenendo importanti riconoscimenti.

Il Museo di Villa Giulia a Roma con Apa e Ati

Il Museo di Villa Giulia di Roma, posto all’interno dell’edificio rinascimentale fatto costruire da Papa Giulio III tra il 1550 e il 1555, è stato fondato nel 1889 per iniziativa di Felice Barnabei, archeologo e politico italiano. Oggi rappresenta il museo più importante della civiltà etrusca, conservando  non solo alcune delle più importanti opere di questo popolo, ma anche prodotti greci di altissimo livello, trovati in Etruria.

Il museo ha un sito web dalla grafica semplice e chiara, che offre indicazioni (solo in lingua italiana) sulla sua storia, sui percorsi espositivi, sulle principali opere esposte, su mostre ed eventi. Vi si trova inoltre una mappa del museo attraverso la quale è possibile rendersi conto della dislocazione delle opere. Per interagire con il pubblico sono attivi anche Facebook e Twitter, account che informano in tempo reale sulle varie iniziative e mostre che il museo ospita.

Proprio nell’ottica di valorizzare una comunicazione attuale e aggiornata con il pubblico, il museo ha realizzato negli anni recenti alcuni progetti che hanno coniugato rigore scientifico, linguaggi accattivanti e nuovi mezzi di comunicazione visiva. Tra questi si inserisce il progetto “Apa l’etrusco sbarca a Roma”, nato dalla collaborazione con il Cineca e il Genus Bononiae, nell’ambito del quale è stato realizzato il cortometraggio 3D “Ati alla scoperta di Veio”, proiettato nel 2014. Protagonista del cortometraggio è la cugina di Apa, Ati, una donna etrusca che nel film si sofferma ad illustrare il santuario di Portonaccio a Veio con le sue splendide sculture fittili. La voce della donna è quella dell’attrice Sabina Ferilli. Anche in questo filmato, il rigore della ricostruzione scientifica si è sposato ad uno stile accattivante, capace di attrarre un pubblico ampio e differenziato, che viene condotto tramite un’esperienza visiva coinvolgente alla scoperta di alcuni aspetti di una grande civiltà del passato.

*Il presente itinerario è stato realizzato all’interno del programma sperimentale “Alternanza Scuola Lavoro”, promosso dal MIUR, dalla III N del Liceo Statale Virgilio di Roma, nell’anno scolastico 2016-2017.